Programma psico-educativo
Il
programma psico-educativo rivolto ai ragazzi con disagio sociale
accolti dall’associazione, fornisce la possibilità di valutazione
psicodiagnostica e, nei casi in cui è necessario, di sostegno
psicologico, per soggetti tra i 18 e i 25 anni che mostrano un
disagio sociale e che hanno difficoltà ad apprendere e a perseguire
adeguatamente gli impegni e/o le richieste lavorative.
Attraverso
un programma psico-educativo ci proponiamo di preparare i giovani ad
un adeguato inserimento nella società, imparando la convivenza
nell’ambiente di lavoro, in cui viene sviluppato il contenuto
teorico con la prospettiva di avviamento al lavoro autonomo nelle
imprese e avendo come finalità l’acquisizione di una
responsabilità sociale e personale.
Il
contenuto teorico di tale programma è stato sviluppato quindi con
la prospettiva di sostenere e incoraggiare i giovani all’autonomia.
Il
lavoro si concentra nel dare ai soggetti un rinforzo psico-educativo
con l’obiettivo di diminuire le difficoltà sociali che gli stessi
hanno riscontrato.
In
particolare, il programma offre la sua competenza per:
- la diagnosi funzionale relativa ai processi cognitivi e alle abilità di base
- la progettazione di programmi individualizzati e di potenziamento
- interventi e attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona e/o al gruppo
In sintesi il
programma psico-educativo si struttura nel seguente modo:
- un colloquio clinico con il soggetto ed eventualmente con i genitori (e seguenti se necessario) o con il personale educativo che è a stretto contatto col soggetto per l’analisi e definizione della richiesta;
- diagnosi funzionale;
- progettazione (se ritenuto necessario) di un percorso individualizzato di intervento, in cui sono ben definiti gli obiettivi e gli interventi attivati sul soggetto;
- valutazione periodica con il soggetto, lo staff educativo dell’associazione e dei genitori del percorso d’intervento attivato.
Gli
strumenti principali che mettiamo a disposizione per la
realizzazione degli obiettivi prefissatici per ogni percorso
individualizzato sono :
- Il colloquio clinico: è una tecnica di osservazione e di studio del comportamento umano per raccogliere informazioni (fine diagnostico), motivare (fine terapico), ed informare (orientamento. Il colloquio clinico può essere accompagnato da una fase di test col fine di avere una visione più chiara della personalità dei soggetti; infatti l’obiettivo di base del colloquio clinico è quello di delineare la struttura della personalità del soggetto esaminato e permettere una conoscenza diretta delle sue dinamiche interpersonali
- Il colloquio psicologico è un metodo di trattamento della persona che permette una ristrutturazione delle rappresentazioni dell’individuo, attivando di conseguenza processi di cambiamento nei suoi modi di percepire quindi di agire ripristinando il normale funzionamento dell'organismo all'interno del proprio contesto di vita.
- Formazione di gruppi di sostegno guidati da una psicologa : si tratta di interventi di tipo supportivo ovvero approcci volti all’accrescimento dell’autostima, delle abilità di problem solving, della gestione dello stress. Nella maggior parte dei casi in questi interventi, aventi in comune obiettivi informativi-educativi, i fruitori condividono una situazione problematica. I membri del gruppo, sono sollecitati dalla psicologa, in un clima di accettazione, a esprimere liberamente le difficoltà, le paure, e le conseguenze connesse alla tematica. Alla base del buon funzionamento del gruppo vi sono delle regole, che consentono ad ognuno di rispettare la libertà degli altri:
- La riservatezza e confidenzialità: non si deve parlare al di fuori di quanto accade nel gruppo. La discrezione darà la libertà necessaria per esprimersi liberamente;
- Il non fumare: consente di utilizzare creativamente le motivazioni e le tensioni che portano all’atto sterile e dannoso del fumare;
- Il tempo a disposizione fisso: fa si che ognuno utilizzi il gruppo lasciando spazio agli altri;
- L’esclusione di osservatori occasionali: permette al gruppo, libero di interferenze esterne, di raggiungere progressivamente coesione, solidarietà, complicità ed intimità.
Ma
la regola principale di ogni gruppo di sviluppo, come nella vita, è
che “Ciascuno riceve nella misura in cui dà”. Le assenze dal
gruppo sono quindi sempre una rinuncia ad un’opportunità di lavoro
per sé, ma anche un’irresponsabile sottrazione di energie e di
confronti emotivi per gli altri partecipanti.
Nella fase iniziale del gruppo i membri sono invitati a partecipare brevemente a turno del loro vissuto iniziale: sentimenti, aspettative, propri vissuti o comunque di problematiche relative al convivere nell’associazione. In seguito i membri del gruppo esprimono le percezioni, i vissuti, gli immaginari, i sentimenti generati in loro dall’esperienza di esplorazione individuale a cui hanno assistito o partecipato. In questo modo le persona hanno la possibilità di rielaborare le loro esplorazioni, arricchendole e amplificandole attraverso gli altri.
Nella fase iniziale del gruppo i membri sono invitati a partecipare brevemente a turno del loro vissuto iniziale: sentimenti, aspettative, propri vissuti o comunque di problematiche relative al convivere nell’associazione. In seguito i membri del gruppo esprimono le percezioni, i vissuti, gli immaginari, i sentimenti generati in loro dall’esperienza di esplorazione individuale a cui hanno assistito o partecipato. In questo modo le persona hanno la possibilità di rielaborare le loro esplorazioni, arricchendole e amplificandole attraverso gli altri.
PROGRAMMAZIONE MENSILE | 4 INCONTRI |
Colloquio clinico/psicologico | 2 incontri al mese/a persona |
Gruppo di sostegno | 1 incontro al mese |
Incontro staff | 1 incontro al mese |