Progetto Servizio Civile Regionale 2012

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI GIOVANI IN

SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN TOSCANA
1)Ente proponente il progetto:
Associazione per l’evangelizzazione UN POPOLO IN CAMMINO onlus ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO
2) Codice regionale: RT 1S00015
bis) Referente operativo responsabile del progetto:
(Questa figura è compatibile con quella di operatore di progetto di cui al successivo punto 15)
1. Nome e Cognome: SABRINA STANZANI:
Data di nascita: 10.10.1968:
INDIRIZZO MAIL:segreteria@unpopoloincammino.it
TELEFONO: – 0573/55101 Cell. 389/9845466 -338/3821997
CARATTERISTICHE PROGETTO
3) Titolo del progetto:
“Non più solo”
4) Settore di intervento del progetto:
Reinserimento sociale – RIFERIMENTO: art. 3 “Settore d’impiego della Legge regionale n. 35 del 25/07/2006 art. 3 - codice AREA GEN
5) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili:
1. Nascita del Progetto
Il progetto nasce dall’esperienza dell’Associazione “Un popolo in cammino onlus” nella relazione di aiuto con persone in condizioni di svantaggio e/o a rischio di esclusione sociale.I servizi offerti vanno dall’accoglienza al soddisfacimento dei bisogni primari (vitto, igiene personale, vestiario, alloggio, ecc.), dall’ascolto all’accompagnamento ed al sostegno nel difficile percorso verso l’autonomia personale ed il reinserimento sociale,
2. Contesto Territoriale
Il contesto territoriale entro cui si realizza il progetto è la Valdinievole (o, in altra grafia, Val di Nievole), una regione nella Provincia di Pistoia sud-occidentale, al confine con le province di Lucca e di Firenze.L'area comprende 11 comuni: Buggiano, Chiesina Uzzanese, Lamporecchio, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montecatini Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese e Uzzano, con una popolazione di quasi 120.000 persone. Anche alcune zone dei comuni di Altopascio, Montecarlo Marliana e Serravalle Pistoiese possono essere incluse nel comprensorio. Le località maggiori sono Montecatini e Monsummano, sviluppatesi soprattutto negli ultimi decenni, e Pescia, il centro di riferimento storico della valle anche per la presenza dell'unico ospedale e della sede episcopale. Il settore entro il quale si realizza il progetto è il reinserimento sociale di persone in condizione di particolare svantaggio e marginalità sociale.
3. Destinatari
Destinatari possono essere persone in situazioni sociali precarie sotto l’aspetto relazionale, familiare e ambientale, che non si adattano ad un domicilio proprio e per le quali una residenza comunitaria offre un supporto essenziale al vivere.La struttura di accoglienza diurna e notturna tende a soddisfare i bisogni primari di vita. L’associazione assicura inoltre, nell’ambito dei dettami costituzionali e delle norme statutarie, la libera espressione individuale e collettiva.
4. Scopo Principale
Lo scopo principale del progetto è:
a) L’attivazione di un “percorso di integrazione sociale” delle persone ospitate nella struttura, in coordinamento con la rete dei servizi sociali e sanitari.
b) La costruzione di una “rete di relazioni” per l’accoglienza, l’ascolto, la comprensione, il sostegno e la valorizzazione della persona.Numerosi studi affermano che la casa riveste per l’essere umano un ruolo di rassicurazione primaria, un luogo protetto e uno spazio di condivisione.L’associazione intende quindi operare in una prospettiva di solidarietà, favorendo il progressivo reinserimento sociale della persona, attraverso un percorso di socializzazione e consapevolezza all’interno della struttura comunitaria di accoglienza, tenendo in considerazione lo stesso concetto di “salute” definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, come “condizione di completo benessere fisico, psicologico, e sociale, e non solo come assenza di malattia e di infermità.” (Health is a state of complete phisical, mental and social well being and not merely the absence of disease or infirmity.” Organizzazione Mondiale della Sanità. Art. n. 2, pag. 100, 7 aprile 1948).
5. Programma di Intervento
Il progetto è realizzato con le seguenti modalità:
a) Attuare specifici interventi operativi a favore di persone in condizioni di particolare svantaggio e marginalità sociale e in necessità di un sostegno specifico per affrontare la quotidianità: in particolare, persone per le quali si ritiene possibile l’adozione di progetti personali finalizzati al raggiungimento di una maggiore autonomia, secondo quanto previsto dal percorso assistenziale personalizzato.
b) Svolgere una funzione di collaborazione con i servizi sociali territoriali, usufruendo degli strumenti che la legislazione regionale mette a disposizione della collettività.
c) Attivare un programma di “residenzialità leggera”:
1. coinvolgimento nelle attività domestiche e della vita quotidiana: interventi individuali sulle abilità di base;
2. supporto alle attività quotidiane;
3. partecipazione alla programmazione delle attività comunitarie;
4. gruppi di socializzazione finalizzati al mantenimento delle capacità sociali;
5. coinvolgimento del volontariato per sostegno a programmi personalizzati;
6. attività di rete sociale;
7. attività ricreative e ludiche;
8. riunioni di coordinamento interne e con altri enti/associazioni;
9. colloquio con gli utenti e interventi con i familiari.
È prevista la presenza del personale socio-assistenziale multiprofessionale, in grado di fornire la propria assistenza tutti i giorni feriali, indicativamente con presenze nei momenti principali che scandiscono la giornata (mattino, mezzogiorno, sera) e con l’impegno orario richiesto dalla situazione specifica.d) Attivare un percorso con finalità terapeutiche-riabilitative sociali di soggetti con svantaggio e/o a rischio di esclusione sociale. Tale percorso è finalizzato alla acquisizione o al recupero di capacità lavorative e di autonomia personale e di integrazione sociale. Collegamento con il Progetto “Guardaroba”; con il “LABORATORIO DI ARTI E MESTIERI” nella sede di Montale PT, Via Crocerossa, 9; con il Progetto “Adotta l’ulivo” e i “Mercatini di solidarietà”.
6) Obiettivi del progetto:
1. Obiettivi del Progetto di Impiego dei Volontari:Abbiamo già partecipato al bando 2010, ottenendo l’approvazione e l’assegnazione di n. 6 operatori. Nel presente progetto è stata ampliata la parte dedicata alla formazione degli operatori e con modalità di intervento più specifiche.
a) Obiettivi generali del progetto sono:
1. consentire ai giovani operatori in servizio civile di svolgere le diverse attività previste, in modo tale da ottenere, al termine del servizio, un bagaglio di esperienze significative sia dal punto di vista tecnico-operativo che civico;
2. favorire l’acquisizione da parte dei giovani in servizio civile di elementi di conoscenza e competenze necessari allo svolgimento del servizio, utili per la crescita umana a livello personale, professionale e sociale. b) Obiettivi specifici del progetto d’impiego relativamente al servizio in programma sono:
1. accogliere ed inserire i giovani all’interno della struttura organizzativa in modo da favorire un’efficace collaborazione con gli operatori volontari dell’associazione;
2. fornire tutte le indicazioni, le direttive e le nozioni tecniche, per il corretto svolgimento del servizio in programma, in modo da sostenere l’attività del giovane in servizio civile con un intervento formativo adeguato;
3. garantire un’adeguata formazione tecnica nella relazione di aiuto con gli utenti;
4. consentire al giovane in servizio civile di fare un’esperienza assistenziale che pone al centro il rapporto umano con le persone destinatarie del servizio;
5. qualificare il servizio, grazie alla presenza dei giovani in servizio civile, puntando sulla relazione e la comunicazione quali elementi capaci di migliorare la qualità della vita delle persone assistite;
6. qualificare il servizio anche dal punto di vista etico sostenendo umanamente la persona che si trova nello stato di bisogno.
Elenchiamo di seguito gli obiettivi specifici dell’attività associativa svolta:· Evitare l’isolamento della persona assistita.· Favorire il reinserimento sociale attraverso lo svolgimento di attività utilizzando tutte le risorse umane e strutturali che la comunità e l’associazione mettono a disposizione.
7) Definizione sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile:
7.1 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente.Le risorse umane complessive impegnate nel progetto descritto sono costituite da n. 6 volontari e n. 4 collaboratori dell’ente:
-n. 1 Psicologa -n. 1 Counselor nella relazione di aiuto - n. 1 Operatore amministrativo- n. 1 Animatore socio-educativo
7.2 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto.Il progetto mira a sostenere le persone in situazioni sociali precarie, sotto l’aspetto relazionale, familiare, ambientale, attraverso la realizzazione sul territorio di una rete di supporto formata da operatori volontari adeguatamente formati e collaboratori dell’associazione, che sappiano interagire con tutte le realtà pubbliche e private offrendo un essenziale supporto al vivere.
A livello dei contenuti il progetto prevede:
1. accompagnamento della persona nel processo di autonomia;
2. supporto nelle attività quotidiane;
3. disbrigo di pratiche burocratiche;
4. sostegno psicologico;
5. attività di inserimento sociale (attività di volontariato – inserimenti socio-terapeutici);
6. sostegno nei vari momenti della vita quotidiana;
7. aiuto alla persona nel costruire la propria “rete amicale”, con particolare attenzione al bisogno di rapporti affettivi;
8. costruzione della rete sociale nel territorio in cui queste persone vivono;
9. aiuto anche nei momenti di disagio, durante i quali il soggetto non sempre riesce ad esprimere le proprie difficoltà e i propri bisogni. Si prevede che il progetto di impiego dei giovani in servizio civile sarà attuato attraverso le seguenti azioni:
Accoglienza e inserimento nella struttura organizzativa dell’associazione.
Al giovane saranno fornite le informazioni necessarie per conoscere la struttura organizzativa ed operativa dell’associazione e rapportarsi all’interno di essa, in modo tale da poter svolgere le proprie mansioni in sinergia con gli altri operatori.
Orientamento e formazione
Al giovane saranno fornite, sia al momento dell’entrata in servizio sia nel corso delle attività, le nozioni conoscitive e pratiche relative al servizio prestato, secondo le modalità previste dal progetto formativo specifico.
Svolgimento del servizio
I giovani in servizio civile svolgeranno le mansioni previste e precedentemente descritte secondo i turni e gli orari stabiliti, nel rispetto del regolamento e delle indicazioni dell’Associazione per l’evangelizzazione UN POPOLO IN CAMMINO onlus.
I giovani in servizio civile potranno inoltre usufruire di tutte quelle dotazioni tecniche e logistiche necessarie per lo svolgimento ottimale del servizio che saranno garantite dall’associazione per l’evangelizzazione UN POPOLO IN CAMMINO onlus e messe a disposizione all’interno delle proprie sedi sociali.Eventuale validazione del progetto da parte di ente pubblico competente per materia.

8) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 6
9) Numero posti senza vitto: 6
10) Numero posti con vitto: 0
11) Numero ore di servizio settimanali dei volontari: 30
12) Giorni di servizio a settimana dei volontari:6
13) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
- Rispetto delle regole interne dell’associazione;
- Flessibilità nell’orario d’impiego e la piena disponibilità;
- Rispetto degli orari e dei turni di servizio;
- Obbligo di frequenza a tutte le attività di formazione proposte.
14) Sede/i di attuazione del progetto:
1 Sede sociale Montale (PT) Via Crocerossa, n. 9
2 Sede sociale Serravalle Pistoiese (PT) Via Provinciale Lucchese, n. 527
3 Sede sociale Pieve a Nievole (PT) Via Leonardo da Vinci, n. 23
4 Sede sociale Uzzano (PT) Via D’Anzillotti, n.9

15) Nominativo operatore di progetto (almeno uno per sede):

1. NOME E COGNOME: STANZANI SABRINA

DATA DI NASCITA: 10.10.1968 BOLOGNA (BO)

INDIRIZZO MAIL: segreteria@unpopoloincammino.it

TELEFONO: 0573/55101 Cell.338/3821997- 389/9845466

CURRICULUM (da allegare alla scheda di progetto)

Sede di Uzzano (PT) Via d’Anzilotti,9



2. NOME E COGNOME: RUNFOLA VANESSA

DATA DI NASCITA: 01.03.1979 PESCIA (PT)

INDIRIZZO MAIL: segreteria@unpopoloincammino.it

TELEFONO: 0573/55101 Cell. 339-3759585

CURRICULUM (da allegare alla scheda di progetto)

Sede di Serravalle Pistoiese Via Provinciale Lucchese, 527



3. NOME E COGNOME: SECONDI MAURIZIO

DATA DI NASCITA: 27.04.1956 ROMA(ROMA)

INDIRIZZO MAIL: segreteria@unpopoloincammino.it

TELEFONO: 0573/55101 Cell. 335-1505784

CURRICULUM (da allegare alla scheda di progetto)

Sede di Pieve a Nievole (PT) Via Leonardo da Vinci,23



4. NOME E COGNOME: ANTONELLA MARCHESE

DATA DI NASCITA: 08.06.1962

INDIRIZZO MAIL: segreteria@unpopoloincammino.it

TELEFONO: 0573/55101 Cell. 327-5760076

CURRICULUM (da allegare alla scheda di progetto)

Sede di Montale (PT) via Crocerosa,9

16) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile regionale:
1. Pubblicità in internet tramite un apposito link inserito nel sito. dell’associazione che rimarrà poi attivo anche successivamente alla realizzazione del progetto.2. Pubblica affissione di manifesti/locandine a livello locale.3. Spot televisivi e radiofonici da emittenti locali, comunicati stampa.
17) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati di progetto:
È previsto un piano di monitoraggio degli interventi attraverso la tenuta di un registro a schede con l’indicazione del loro numero, della tipologia e delle caratteristiche. Si prevedono valutazioni periodiche delle attività svolte attraverso i dati raccolti e le osservazioni dei partecipanti (predisposte su appositi questionari), relativamente al miglioramento delle condizioni di vita personali e sociali come percepite dall’utente.Tali valutazioni mirano a rilevare i gradi di efficacia rispetto agli obiettivi perseguiti e ai risultati attesi, nonché l’efficienza rispetto all’intero assetto organizzativo del servizio.Riguardo il piano d’impiego dei giovani in servizio civile, è previsto un monitoraggio costante attraverso la tenuta di un registro delle presenze e una scheda personale da compilare trimestralmente a cura del responsabile del servizio civile, con descrizione delle attività svolte, delle problematiche riscontrate nell’esercizio del servizio, dell’andamento complessivo del servizio, delle acquisizioni in termini di conoscenze, competenze e sensibilità, maturate con l’esercizio dell’opera volontaria.Tale scheda rappresenta un momento di valutazione del raggiungimento degli obiettivi perseguiti. Al termine del progetto dovrà essere compilato un report finale recante descrizione degli esiti del progetto.
18) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge regionale 25 luglio 2006, n. 35:
Oltre ai requisiti previsti dalla normativa di riferimento è richiesta:
1. Una forte motivazione.
2. Una propensione al servizio verso persone in situazioni di disagio.
3. Una buona attitudine ai rapporti interpersonali.
4. Diploma scuola secondaria di II grado, preferibilmente ad indirizzo socio/psicopedagogico o diploma professionale attinente, per competenze da svolgere nella struttura.
5. Patente B, per spostamenti ed attività ricreative.
6. Utilizzo computer per supporto segreteria.
19) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:
Gli oneri del progetto e tutte le spese vive saranno a carico del bilancio della Associazione, sede di attuazione del progetto stesso, la quale potrà impiegare eventuali finanziamenti di enti promotori.
20) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
L’associazione, sede di attuazione, mette a disposizione le seguenti risorse strutturali e tecnologiche ed i materiali di consumo necessari alla tipologia del servizio svolto:
Sede operativa dell’associazione per l’evangelizzazione “UN POPOLO IN CAMMINO onlus”, Via Crocerossa, 9, Montale (PT);
- Dotazione di attrezzature di ufficio;
- 4 Postazioni PC ,
- 1 telefonica e fax, stampanti;
- Materiale di cancelleria e di consumo necessario per lo svolgimento del servizio;
- Materiali ed attrezzature multimediali;
- Materiale documentale ed informativo;
- Materiale per laboratorio ARTI E MESTIERI ed attività ludiche (teatrino marionette, gite etc). L’ammontare delle risorse tecniche e strumentali necessarie alla realizzazione del progetto è pari a 28.000€ (ventottomilaeuro).

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
21) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

L’associazione provvede in proprio alla formazione teorico-pratica che dà seguito alla produzione di attestati:- - Corso di formazione per operatori del volontariato su persone in situazioni di disagio e marginalità sociale.- Parte prima generale: Relazione di aiuto.- Parte seconda specifica: Tecniche di intervento.
Formazione generale dei volontari
22) Sede di realizzazione:
Sede operativa: Via Crocerossa, 9, Montale (PT).
23) Modalità di attuazione:
In proprio presso l’ente.
24) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Obiettivi generali:
1. Sviluppo di una consapevolezza delle proprie motivazioni all’impegno sociale e una responsabilità civica, etica e morale, tali da costituire elementi positivi per una crescita umana e civile.
2. Sviluppo di un “sapere esperienziale”, una metodologia di base nella relazione di aiuto con l’utente.
3. Seminari, incontri di gruppo, pratica supervisionata multidisciplinare e continua.
25) Contenuti della formazione:
1. Formazione generale sul servizio civile e sulla cultura del volontariato.
2. Princípi ispiratori dell’associazione per l’evangelizzazione UN POPOLO IN CAMMINO onlus.
3. Formazione sul sistema sociale, rete dei servizi sul territorio e relazione di aiuto nella promozione della qualità della vita e delle relazioni.
4. Il concetto di “salute” e la “rete di sostegno sociale” per l’accoglienza, l’ascolto, la comprensione e il sostegno del singolo.
26) Durata: n. ore 50.
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
27) Sede di realizzazione:
Sede operativa: Via Crocerossa, 9, Montale (PT).
28) Modalità di attuazione:
In proprio presso l’ente.
29) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Obiettivi specifici:
1. Sviluppo di una competenza sociale e di una “intelligenza emotiva”: autocontrollo, gestione delle proprie emozioni, perseveranza, capacità di automotivarsi, relazione tra sentimento e carattere, capacità interpersonali, capacità empatica (percezione dello stato d’animo dell’altro).
2. Consentire l’acquisizione di tecniche e abilità nei settori di intervento del progetto finalizzate al corretto svolgimento del servizio: Metodologie abilitative e riabilitative in situazioni di disagio e marginalità psicosociale, di crisi ed emergenza socio/ambientale. La comunicazione verbale e non verbale nella relazione di aiuto.
30) Contenuti della formazione:
1. Formazione specifica nella “abilità relazionali”.
2. Formazione teorico/ pratica sui fondamenti e sulle tecniche da attuare nei servizi alla persona nel contesto dell’associazione e relativa progettualità.
3. Sviluppo della propria capacità nel “saper fare” attraverso la pratica delle conoscenze e competenze acquisite.
4. Apprendere a “saper stare nella relazione” con l’utente, a riconoscere e gestire le proprie risorse emotive e comportamentali, in “ambiente protetto” durante il percorso di formazione, prima che queste stesse diventino un potenziale motivo di stress e crollo della motivazione.
5. Acquisizione di competenze tecniche di base delle attività svolte nel laboratorio ARTI E MESTIERI. Tali competenze sono necessarie per affiancare l’operatore responsabile del laboratorio.
6. Formazione sulla sicurezza nello svolgimento delle attività.
7. Formazione per le attività di socializzazione dell’associazione e nuovi progetti.
31) Durata:
Durata n. ore 150.
Altri elementi della formazione
32) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
È previsto un costante monitoraggio dell’azione formativa allo scopo di evidenziare elementi quantitativi e qualitativi (presenze/assenze, parametri di gradimento, azione formativa) necessari per predisporre le valutazioni.Al termine del percorso formativo è previsto una verifica delle conoscenze e delle competenze acquisite e un colloquio finale di valutazione delle attitudini al servizio.La formazione sarà effettuata mediante lezioni frontali, lavori di Gruppo, colloqui, lettura e commento di documenti, esercitazioni teorico-pratiche ed eventualmente con modalità on line a distanza (FAD).La formazione sarà svolta presso la sede operativa dell’associazione. Per le attività di formazione si dispone delle seguenti risorse:- sede di svolgimento,- materiale didattico,- supporti audiovisivi,- lavagne a fogli mobili- pc.
Pescia,lì 23/09/2011
Il Responsabile legale dell’ente
Nicola Cianci